Il caso Djokovic è senza fine: visto ritirato per la seconda volta, ora il tennista rischia un bando di tre anni dall’Australia.
Per Djokovic sembrava tutto fatto. Il campione aveva vinto il ricorso, era stato liberato, era tornato ad allenarsi ed era stato inserito nel tabellone dell’Australian Open. Poi la doccia fredda. Il ministro dell’Immigrazione del governo australiano ha revocato (per la seconda volta) il visto che consente a Djokovic di rimanere in Australia. Senza documento, il tennista deve lasciare il Paese. I legali del campione hanno presentato ricorso. Ora Djokovic, che intanto è tornato in stato di fermo, attende la sentenza definitiva.
Australia, visto ritirato, Djokovic deve lasciare il Paese
In molti erano convinti che il caso Djokovic si sarebbe concluso con il ricorso vinto dal tennista. E invece il governo australiano ha deciso di non fare sconti. Neanche dopo che è stato sorteggiato il tabellone dell’Australian Open, dove campeggia il nome del numero uno della classifica Atp. Per le autorità australiane non ci sono le condizioni affinché il campione possa restare nel Paese. Quindi l’Australia procede (per la seconda volta) con il ritiro del visto che era stato concesso a Djokovic per entrare nel Paese.
La nota del Ministro dell’Immigrazione
Alex Hawke, ministro dell’Immigrazione, ha comunicato in una nota che la decisione di annullare il visto che era stato concesso a Novak Djokovic risponde a motivi legati alla tutela della salute e di ordine pubblico. Secondo il ministro, ritirare il visto al tennista è un gesto fatto nell’interesse della popolazione.
Cosa succede adesso
I legali del tennista valutano la possibilità di procedere nuovamente contro l’annullamento del visto presentando ricorso presso il circuito federale e presso il Tribunale della famiglia. La sensazione è che effettivamente il tennista voglia fare ricorso per prendere parte all’Australian Open. Il problema però potrebbe essere rappresentato dai tempi. Il torneo inizia nella giornata di lunedì, quindi la situazione dovrebbe essere risolta entro domenica per consentire al numero uno della classifica Atp di scendere regolarmente in campo.
Djokovic presenta ricorso
Come previsto, i legali del tennista hanno presentato ricorso contro la decisione del governo australiano di ritirare il visto al numero uno della classifica Atp.
Il giudice sospende l’espulsione
Il giudice ha accolto la richiesta presentata dai legali di Djokovic di sospendere l’espulsione del tennista dal Paese. Il campione, secondo quanto disposto dal giudice, resterà in Australia fino a quando il tribunale non prenderà una decisione definitiva sulla vicenda. Il tennista torna in stato di fermo e torna fortemente in dubbio la sua partecipazione all’Australian Open.
Australia, Djokovic torna in stato di fermo
Come comunicato dai sui legali, Novak Djokovic è nuovamente in stato di fermo. Il fermo è scattato dopo che il tennista ha sostenuto il colloquio con i funzionari dell’Immigrazione. Il tennista si trova a tutti gli effetti in detenzione.
La sentenza della Corte: respinto il ricorso, Djokovic deve lasciare l’Australia
Nella mattinata italiana del 16 gennaio i giudici della Corte federale si sono espressi sul caso Djokovic respingendo il ricorso presentato dal tennista, costretto a lasciare il Paese.